Firenze, 18 dicembre 2025 – È scritto criobiopsia ecoguidata mediastinoleggiamo: tecnica all’avanguardia per individuare il tipo di tumore al polmone di cui soffre un paziente. Si tratta di un importante passo avanti in ambito specialistico ma anche, e soprattutto, nella cura del paziente, rispetto alla classica agobiopsia transbronchiale ecoguidata, attualmente considerata il gold standard per la diagnosi e la stadiazione del tumore del polmone.
Un laboratorio di analisi mediche (foto d’archivio)
Cos’è la criobiopsia
La criobiopsia è una tecnica endoscopica minimamente invasivo che combina l’ecografia endoscopica con la biopsia con criosonda, evitando l’approccio chirurgico più invasivo. Questa procedura altamente avanzata utilizza il freddo per campionare il tessuto polmonare con un elevato rendimento diagnostico, riducendo significativamente i rischi e la complessità rispetto alla chirurgia, soprattutto nelle malattie polmonari rare e difficili da diagnosticare.
Come funziona
“Una criosonda di piccolo diametro (1,1 mm) viene introdotta nel canale operativo del broncoscopio a ultrasuoni – spiega il dottor Stefano Baglioni, direttore della Pneumologia dell’Ospedale di Perugia – Dopo un tempo di congelamento da 3 a 5 secondi, la sonda viene rimossa insieme al broncoscopio, recuperando un campione di dimensioni notevolmente maggiori rispetto a quelle ottenute con la tecnica tradizionale.”
Dottor Stefano Baglioni
La tecnica utilizzata nell’ospedale di Perugia
La criobiopsia è già ampiamente utilizzata presso l’Ospedale di Perugia per la diagnosi delle malattie polmonari interstiziali e delle lesioni nodulari periferiche. Da qualche mese questa tecnica mini-invasiva ha ulteriormente ampliato le possibilità diagnostiche della pneumologia interventistica nelle patologie benigne e maligne del mediastino e nella stadiazione del cancro del polmone, nell’ambito della medicina di precisione nell’ospedale del capoluogo umbro.
