Firenze, 18 dicembre 2025 – “Se perseguiamo obiettivi che mettono in ginocchio alcuni settori, questo diventa un problema, ma se ci apriamo a un discorso equilibrato che non perda di vista l’obiettivo ma lo raggiunga, penso che stiamo andando nella direzione giusta”. Il Commissario Europeo per la Politica Regionale e di Coesione, Raffaele Fittocosì ha commentato la recente notizia della battuta d’arresto dell’UE in materia di autoche ha preferito un approccio più flessibile alla cessazione totale della produzione di nuove auto a benzina e diesel a partire dal 2035, come inizialmente previsto.
Ospite a Firenze all’evento ‘Energia e ambiente per progettare città digitali e sostenibili’, promosso da Quotidiano nazionale QN in collaborazione con Multipli – uno dei principali operatori industriali del Centro Italia nel settore energetico – e cofinanziato dall’Unione Europea, nell’ambito del progetto Cohesion Challenge, Fitto ha parlato di ambiente, energia e sostenibilità. Ma anche la riduzione dei divari territoriali, la promozione dei servizi essenziali e una rinnovata fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Per quanto riguarda l’auto, ha aggiunto, “il collegio dei commissari ha adottato alcune decisioni molto importanti che non rallentano le elezioni, ma anzi le rendono concrete e realizzabili. E la questione non è mettere in discussione gli obiettivi, ma capire le scadenze e le modalità con cui questi obiettivi vengono applicati nei sistemi produttivi nazionali”.
Al centro del processo transizione energeticache coinvolge anche il mondo dellautomobilisticoLa questione è fondamentale anche per il vicepresidente della Commissione semplificazione. In Europa “la prima cosa di cui abbiamo bisogno è la semplificazione. Abbiamo più di 500 programmi di spesa europei, che in molti casi si sovrappongono. La questione della semplificazione è decisiva”.
in esso PnrrFitto parla invece di un bilancio positivo. “Una nuova recensione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’ottava rata è già stata pagata, speriamo che nelle prossime settimane venga verificato il raggiungimento degli obiettivi della nona rata, e poi c’è il lavoro dell’ultima, la più importante, verso la decima rata, che è l’ultima rata della parte che completerà il piano”, ha precisato.
Nei programmi dell’UE viene prestata particolare attenzione anche al futuro della centri urbani. “Due settimane fa, su mia proposta – prosegue –, la Commissione europea ha approvato la nuova agenda europea per le città, che non si basa sulla scelta autoreferenziale del metodo europeo, ma sul confronto costante e sulla consultazione pubblica”. L’obiettivo è quello di affrontare i due grandi fenomeni sociali di questo tempo: “Il primo è l’ sovrappopolazione nelle aree urbaneperché oggi il 75% dei cittadini europei vive in grandi aree urbane – aggiunge il commissario –. C’è poi la questione, uguale e contraria, dello spopolamento delle aree interne. Ecco perché la scelta è una. modernizzazione della politica cittadina“, anche in relazione alla questione dell’alloggio, dei trasporti o del turismo.
Temi molto cari anche al sindaco di Firenze, Sara Funaro. “Acqua, energia, rifiuti – ha affermato nel corso dei saluti iniziali – non sono solo servizi che devono essere garantiti, ma anche risorse e infrastrutture strategiche che influiscono sulla capacità delle città di costruire modelli di sviluppo sostenibile”.
Spazio anche al presidente di Pluses, lorenzo perrache nel suo intervento ha illustrato la situazione dell’azienda e ha fatto il punto sul 2025, annunciando investimenti e obiettivi per il futuro.